In occasione delle festività del Primo Maggio in Turchia la polizia ha arrestato decine di manifestanti, i quali oltre a ricordare la giornata internazionale del lavoro protestavano contro l’aumento dell’inflazione e della conseguente perdita di valore della moneta turca. La polizia ha assediato le maggiori piazze turche, tra cui ricordiamo Piazza Taksim, nella quale il governo aveva vietato ogni forma di manifestazione politica.
Turchia, proteste del Primo Maggio scuotono il paese
I manifestanti turchi oltre a chiedere una riforma economica atta a diminuire la pesante inflazione hanno cercato di sensibilizzare il governo per l’aumento dei salari. Quest’ultimo è uno dei problemi più gravi che i lavoratori del paese devono affrontare; soprattutto ora che il costo della vita ha raggiunto livelli ingestibili per le classi sia medie che basse.
In Turchia non è la prima volta che le manifestazioni finiscono con degli arresti da parte della polizia. Già l’anno scorso, sempre in vista delle celebrazioni del Primo Maggio, molto sentite dal popolo, furono arrestati più di duecento manifestanti accusati dal governo di aver violato le restrizioni sanitarie. Anche in quel caso le decine di migliaia di persone protestavano contro il caro vita e l’inflazione, in quel caso dovute alle misure sanitarie.