Super Mario: curiosità sull’idraulico baffuto icona della Nintendo

Super Mario è uno dei personaggi più celebri della storia dei videogame. Un mito plurigenerazionale che fa divertire ancora oggi.

“Con Super Mario chi lo sa cosa adesso qui accadrà? È un temerario che se ne va per le fiabe qua e là. Con gran coraggio salverà chi nei guai si caccerà. Che tipo sgaggio eccolo qua” Così cantava Cristina D’Avena nella sigla italiana della serie animata Le avventure di Super Mario, andata in onda nel nostro paese su Italia 1 negli anni ’90. Mario del resto è così: coraggioso, altruista, sempre pronto a salvare la sua bella principessa Peach dalle grinfie del perfido re Bowser, storica nemesi del nostro idraulico baffuto.

Super Mario, icona dell’azienda giapponese Nintendo, è uno dei personaggi più famosi della storia dei videogiochi. Un mito plurigenerazionale che fa divertire grandi e piccini oggi come ieri. Ci sono pochi personaggi immaginari a poter vantare un fenomeno mainstream epocale e internazionale. Ebbene, da questo punto di vista possiamo dire che il nostro idraulico nato in Giappone non abbia nulla da invidiare a stelle come Topolino,Pikachu, Goku e Bugs Bunny. In questo articolo vi proponiamo alcune curiosità su Super Mario. Buona lettura!

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Super Mario: chi è il suo doppiatore?

Se il doppiatore italiano di Super Mario, almeno nel cartone animato, è stato il bravissimo Tony Fuochi (voce di Phoenix in Saint Seiya, Crocodine in Dai – La grande avventura e Gyumaoo in Dragon Ball), negli Stati Uniti il nostro eroe gode della voce del leggendario Charles Martinet. Sono anni che è lui a doppiare il personaggio. Come leggiamo da Multiplayer, Charles Martinet dà la voce a Super Mario dal gioco Mario Teaches Typing, titolo videoludico di genere educativo del 1992. In realtà la sua voce era apparsa pochi mesi prim in un flipper sempre dedicato al personaggio.

In realtà non è italiano

Quanti di noi hanno sempre pensato che Super Mario fosse italiano? Del resto il nome lo lascerebbe intendere. A precisare le vere origini dell’eroe Nintendo è stato alcuni anni fa Masayuki Uemura, ex dipendente Nintendo e creatore del design del Famicom. Queste le dichiarazioni di Uemura riportate da Mywehere.it: “Super Mario Bros non è ambientato in Giappone ma il personaggio è giapponese. Il nome di Mario sembra italiano ma non è italiano. Sono stati bravi a creare questo dubbio, questa ambiguità”.

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Ispirato a Viaggio a occidente?

Pare che Super Mario sia in qualche modo ispirato al romanzo cinese Viaggio a occidente di Wu Cheng’en. Il tema del viaggio caratterizzante l’opera è del resto evidente anche nel videogioco. Lo stesso Bowser sembra in qualche modo essere ispirato al personaggio di Re Toro Gran Forzuto, uno dei più celebri villain del romanzo cinese. C’è da chiarire che Re Toro, come si comprende dal nome, è un demone dalle sembianze bovine, mentre Bowser è una via di mezzo tra un drago e una tartaruga e in comune hanno solamente i due corni, i muscoli e la gran forza!

Per la precisione, il creatore del gioco, Shigeru Miyamoto, si ispirò non direttamente a Viaggio a occidente, ma a un suo derivato, un’opera cinematografica tratta da un manga di Osamu Tezuka, le 13 fatiche di Ercolino, tratto appunto dall’opera di Wu Cheng’en. Qui appare una versione di Re Toro Gran Forzuto, re Amo. Ebbene, Miyamoto-san si sarebbe voluto ispirare proprio al personaggio in questione in un primo momento. In origine Bowser sarebbe dovuto essere un toro antropomorfo dunque. A fargli cambiare idea fu il programmatore Takeshi Tezuka. Se Bowser ha l’aspetto attuale lo dobbiamo in gran parte a lui.

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Doveva viaggiare in automobile

Come leggiamo da Tom’s Hardware, in origine Super Mario aveva un concept abbastanza diverso da quello che conosciamo al giorno d’oggi. In origine Shigeru Miyamoto, aveva optato per Mario un gameplay totalmente diverso da quello che conosciamo oggi. Mario avrebbe infatti dovuto viaggiare per i vari mondi a bordo di un’automobilina. Ovviamente all’epoca (inizio anni ’80) non sarebbe stato facile creare un veicolo dettagliato e ne uscì fuori un cubetto semovente su cui l’eroe sarebbe stato incollato. Fortunatamente questo “ingombro” fu poi tolto nella versione definitiva del gioco.

Il debutto

La prima apparizione di Super Mario risale al 1981. Il primo nome dell’eroe fu Jumpman. Il suo debutto lo fece nel videogame Donkey Kong, in cui l’allora Jumpman doveva evitare i barili lanciati dal gorilla per liberare la sua ragazza Pauline. Peach ancora non esisteva, così come Bowser e il regno dei funghi. Come leggiamo da Skytg24, il nome Mario venne dato al personaggio da Minoru Arakawa, fondatore della Nintendo of America. Pare che aispirarlo su Mario Segale, allora proprietario del primo stabilimento Nintendo negli Stati Uniti, morto nel 2018.

Il primo Mario fu un successo di vendite

Il primo Super Mario fu un successo di vendite. Come leggiamo da Videogamer.com, il titolo videoludico vendette 40.24 milioni di copie, ma è da considerare il fatto che il gioco fu venduto in Bundle con la console Famicom, conosciuto in occidente come Nes. Per molti anni rimase il gioco più venduto di sempre fino all’arrivo di Wii Sports, con le sue 41.65 milioni di unità. Super Mario Bros una serie entrata di diritto nel Guinness dei Primati come il franchise videoludico più famoso della storia con 240 milioni di unità. Ma non solo una cartuccia di super Mario 64 è stata battuta all’asta per 1,56 milioni di dollari, un vero record!

Perché è grasso e con i baffi?

È lecito chiedersi come mai Super Mario abbia una forma tozza con tanto di baffetti. Ebbene, come informa il portale Chefaticalavitadabomber.it, la decisione di dare a Mario questo aspetto estetico non dipese da ragioni estetiche, ma dal poter assicurare un giusto equilibrio tra proporzione e definizione. Il cappello e i baffi furono aggiunti al personaggio per ragioni puramente tecniche: il primo fu posto per non mostrare i capelli di Mario, che all’epoca sarebbero stati difficili da disegnare, i secondi in quanto non sarebbe stato possibile disegnare al personaggio la bocca di profilo.

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