Scuola, novità sulle assunzioni. Bianchi: “Al lavoro per assumere 15.000 insegnanti di sostegno”

Scuola, le dichiarazioni di Patrizio Bianchi: 'Le Università devono aumentare i posti per i corsi di specializzazione'.

Ci sono importanti novità sulle nuove assunzioni nella scuola. A renderle note è il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Bianchi ha spiegato come si sta lavorando per assumere 15.000 insegnanti di sostegno. Il ministro ha parlato anche del mondo universitario italiano, informando come gli atenei devono garantire un numero maggiore di posti per i corsi di specializzazione. Nel corso del suo intervento a un evento promosso dalla Flc CGIL, intitolato “Futura 2021: la scuola dell’inclusione”, il ministro ha dichiarato: “Stiamo lavorando sul G20 per creare una condizione a livello generale che sia necessario investire di più in scuola e inclusione come elemento fondante di una nuova stagione, che al di là del Covid ripristini temi di sviluppo umano”. E ancora: “Ci serve come Paese per evitare il rischio di vedere che anche il Pnrr finisca per essere letto tutto in una chiave strettamente economica”.

Scuola, Bianchi: ‘Un ragazzo con disabilità è ricchezza’

Patrizio Bianchi ha spiegato che “avere in classe un ragazzo con disabilità è una ricchezza” e inoltre: “Stiamo lavorando col G20 per questo motivo, per investire di più su scuola e inclusione. Stiamo lavorando per assumere più di 15 mila insegnanti di sostegno il prossimo anno. Ma anche le Università devono aumentare i posti per i corsi di specializzazione”. Riguardo al contesto universitario, Bianchi ha precisato: “Dobbiamo aumentare i posti per i corsi di specializzazione per migliorare la situazione. Ne sto parlando con la Ministra Messa proprio in questi giorni”.

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Sostegno: come coprire i posti vacanti

Di recente, Patrizio Bianchi ha affermato, tramite alcune dichiarazioni riportate da Orizzonte Scuola: “Per coprire posti vacanti per il sostegno col ministero dell’Università abbiamo avanzato al Mef richiesta di attivazione di percorsi per 90 mila posti per il 2021- 2024 con un forte incremento dell’offerta formativa. E’ stato inoltre chiesta l’attivazione di oltre 15 mila posti per il VI Ciclo per complessivi 25 mila posti disposti”. Peraltro, a detta di Bianchi, l’ufficializzazione di una fascia aggiuntiva alle già esistenti Gps I e II fascia, le graduatorie provinciali per le supplenze per gli idonei al V ciclo del corso di specializzazione sul sostegno “comporterebbe la modifica della loro disciplina con evidenti quanto insostenibili riverberi negativi sul regolare avvio di questo anno scolastico”.

Patrizio Bianchi ha poi aggiunto: “La conversione del decreto ‘sostegni-bis’ è all’esame di questa Camera. Sono stati presentati alcuni emendamenti che tra l’altro incidono su questi requisiti, specie sulla menzionata anzianità triennale”. E ancora: “Su questo vi è la mia disponibilità a raggiungere un punto di equilibrio che soddisfi l’esigenza di mettere in cattedra quanti più insegnanti possibile in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno”. Mai come in questo periodo la scuola è un settore al centro dell’attenzione da parte delle istituzioni. Un processo importante cominciato dal lavoro svolto dall’ex ministra Lucia Azzolina. Durante il suo mandato sono stati infatti banditi i concorsi (straordinari e ordinari) volti all’assunzione di alcune migliaia di docenti tra infanzia, primaria e scuola secondaria di I e II grado.

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Specializzazione Sostegno e TFA VI ciclo: cosa c’è da sapere

Nel corso di un suo recente intervento alla Camera, Patrizio Bianchi ha reso noti alcuni dati. Ci riferiamo ai numeri riguardanti i posti che saranno autorizzati per l’effettuazione dei percorsi di specializzazione su sostegno per il triennio 2021/2024. Saranno in tutto 90.000. Non ci sono state obiezioni poste dal MEF riguardo alla richiesta avanzata dal Ministero vigente. Riguardo al prossimo TFA, ovvero, il TFA sostegno VI ciclo, saranno 22.000 i posti a disposizione, per la precisione:

  • – 15.809 richiesti dal MI (e autorizzati);
  • – 6191 residuati da quelli autorizzati per il triennio 2018-2020.

I requisiti necessari

I requisiti di partecipazione sono stati menzionati nel DM n. 92/2019 che ha dato “disposizioni concernenti le procedure di specializzazione sul sostegno di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249 e successive modificazioni”. Secondo l’articolo 3 del precitato DM 92/2019 si precisa che per partecipare ai percorsi di specializzazione su sostegno, gli interessati dovranno possedere almeno uno dei requisiti (infanzia e prima, scuola secondaria di I e II grado e ITP) che ricordiamo nei prossimi paragrafi.

Scuola Infanzia e primaria

  • – Titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o titolo analogo preso all’estero, a patto che sia compatibile secondo le norme vigenti in Italia. In alternativa;
  • – Diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico con valore abilitante e diploma sperimentale a indirizzo linguistico (entrambi i titoli desono essere conseguiti presso istituti magistrali) ovvero un titolo abilitante analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.

Scuola secondaria di I e II grado

  • – Specifica abilitazione su classe di concorso. In alternativa titoli dello stesso valore abilitante conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia secondo le norme vigenti. Oppure;
  • – Laurea magistrale o a ciclo unico. Oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. In alternativa, ancora, titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indicazione del concorso. Bisgonerà, inoltre, disporre dei 24 CFU/CFA (acquisiti in maniera curricolare, aggiuntiva o extracurricolare nelle materie antro-po-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche. Bisognerà, inoltre, garantire il possesso di almeno sei CFU in ognuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: psicologia, pedagogia, pedagogia speciale, didattica dell’inclusione, antropologia e metodologie e tecnologie didattiche).

ITP (insegnanti tecnico-pratici)

  • – Abilitazione specifica sulla classe di concorso, o in alternativa un titolo dello stesso valore abilitante conseguito all’estero e riconosciuto in Italia secondo le norme vigenti;
  • – Laurea anche triennale. È co,patibile anche il diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello. In alternativa, il titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso. A ciò bisogna aggiungere i 24 CFU/CFA (acquisiti in maniera curricolare, aggiuntiva o extra-curricolare nelle materie antro-po-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche).

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