Russia, l’Eni pagherà il gas in rubli secondo le condizioni di Mosca

La società energetica si adegua alla linea del Cremlino

L’Eni, la principale società energetica italiana, ha deciso di avviare in via ufficiale le procedure per aprire due conti (uno in euro/dollari e uno in rubli) con la Gazprombank, la banca russa che si occupa degli scambi di gas.

La decisione è arrivata in un momento decisivo: infatti la Russia ha posto le condizioni necessarie per far pagare in rubli le forniture di gas ai paesi stranieri. La scelta di Eni comunque rimane in linea con i contratti firmati, in quanto il sistema di pagamento doppio non viola nessuna condizione.

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Eni: il gas sarà pagato in un sistema di doppio conto

La discussione sui pagamenti in rubli ha animato il dibattito pubblico nelle ultime settimane, dopo che Putin aveva esplicitamente detto con una legge apposita che i paesi che intendevano acquistare il gas russo dovevano pagare co la valuta russa. Con un sistema di pagamento doppio non ci sarebbe, come detto, nessuna violazione degli accordi: infatti i paesi continueranno a pagare in euro o in dollari, ma sul conto della Gazprom i pagamenti risulterebbero in rubli.

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La decisione della Russia ha come scopo quello di limitare tutte le sanzioni messe in campo dai paesi occidentali, che però a discapito di quanto detto soprattutto nei primi di marzo, non stanno compromettendo più di tanto l’economia di Mosca.

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