Pensioni: i cambiamenti previsti nel 2022 anche senza riforma

Il sistema delle pensioni cambierà nel 2022, con o senza riforma previdenziale: una nuova misura potrebbe prendere il posto di Quota 100.

Per il 2022 è previsto un cambiamento per le pensioni, anche senza riforma in ambito previdenziale. Una nuova misura potrebbe essere introdotta al posto della Quota 100 il prossimo anno. Il governo sta valutando una possibile riforma che in teoria dovrebbe proporre una nuova modalità pensionistica, al fine di evitare il famigerato scalone, che si potrebbe creare. Ci sono vari cambiamenti a cui potremmo assistere anche senza una riforma ufficiale. Le previsioni sono varie, anche se al momento manca una vera ufficialità.

Pensioni: addio Quota 100

A partire dal prossimo 1° gennaio verrà meno la possibilità di andare in pensione tramite Quota 100, che scadrà in data 31 dicembre 2021. Ora le direttrici per la riforma pensionistica sono in corso di definizione. Come si legge da un recente articolo di Ipsoa.it: “Nel 2025, gli effetti di medio termine delle scelte fin qui operate e della riduzione del prodotto dovuto alla recessione collocheranno l’indicatore spesa pensioni/Pil del nostro Paese al 16% contro il precedente 15,3%”. Senza però una vera e propria riforma cosa cambierà nel 2022 in ambito pensionistico?

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Un’altra misura in dirittura di scadenza

Dal prossimo anno non sarà più possibile andare in pensione a 62 anni tramite Quota 100. Orizzonte Scuola ricorda però come il prossimo 31 dicembre scade un’altra importante misura che, nel caso in cui non sarà ulteriormente prorogata, farà venire meno un altro anticipo pensionistico. Ci riferiamo ad Ape Sociale. Già prorogata, la scadenza di tale misura è prevista per la fine del 2021. Se non ci sarà un ulteriore rinnovo, non sarà possibile nel 2022 accedere al pensionamento con 63 anni e 30 o 36 anni di contributi.

Quale riforma tornerà in vigore?

Dal prossimo 1° gennaio dovrebbe tornare in vigore esclusivamente la riforma Fornero (nella sua totalità), consistente nella pensione di vecchiaia a 67 anni e 20 anni di contributi e la pensione anticipata richiedente 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne. Un’eredità, quella lasciata da Elsa Fornero, che continua a far discutere, poiché farà accedere al pensionamento in maniera più tardiva. Naturalmente perdurerebbe anche la Quota 41 dedicata ai lavoratori precoci con tutti i suoili limiti e restrizioni. A rimanere, sarebbero anche le pensioni contributive, ossia quella di vecchiaia e anticipata.

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L’età pensionabile in perenne aumento

A tutto ciò ci sono da aggiungere gli adeguamenti all’aspettativa di vita ISTAT che faranno ulteriormente aumentare l’età pensionabile (si ricorda come i requisiti per Quota 41 e pensione anticipata rimangono bloccati fino al 31 dicembre 2026) di tre mesi ogni due anni fino al 2026. A partire dal 2027 l’aumento, per tutte le misure, sarà pari a due mesi ogni due anni. Come informa Quifinanza.it, il Covid-19 ha avuto un pesante effetto sulle pensioni: 75mila ne sono state “eliminate per decesso” e calo delle entrate contributive.

Pagamento pensioni luglio 2021: le date

Poste Italiane informa che i pagamenti pensionistici relativi a luglio 2021 saranno accreditati a partire dal 25 giugno. Per i titolari di un Conto BancoPosta, di un libretto di risparmio o di una PostePay Evolution. I titolari di Carta Libretto, carta Postamat o di PostePay Evolution potranno prelevare i contanti da più di  7.000 ATM Postamat, senza recarsi necessariamente allo sportello. Come informa il Giornale di Sicilia in continuità con quanto svolto fino a ora e affinché siano evitati assembramenti le pensioni in contanti saranni pagate secondo la turnazione alfabetica che proponiamo qui di seguito.

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Il pagamento delle pensioni sarà effettuato rispettando l’ordine delle iniziali di cognomi:

  • * dalla A alla B venerdì 25 giugno
    * dalla C alla D sabato mattina 26 giugno
    * dalla E alla K lunedì 28 giugno
    * dalla L alla O martedì 29 giugno
    * dalla P alla R mercoledì 30 giugno
    * dalla S alla Z giovedì 1 luglio
  • PostePay ricorda come i cittadini di età pari o superiore ai 75 anni che percepiscono  prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono regolarmente la pensione in contanti e che non hanno delegato altre persone al prelevamento della pensione medesima, hanno il diritto di chiedere il pagamento in denaro presso le proprie dimore. A pensarci sarannoi Carabinieri opportunamente delegati.

Vado a riscuotere la pensione: ecco come devo comportarmi

Le nuove modalità di pagamento delle pensioni sono di natura precauzionale introdotte con il fine principale di tutelare la salute dei clienti e lavoratori di Poste italiane. Si consiglia come opportuno di indossare sempre la mascherina da protezione per prevenire il contagio da Covid-19. Gli interessati sono, inoltre invitati a entrare negli uffici solamente dopo l’uscita dei clienti precedenti. Essenziale, inoltre, mantenere le distanze di almeno un metro l’uno dall’altro tanto in attesa nell’esterno degli uffici quanto nelle sale aperte al pubblico.

Il cedolino della pensione

Il cedolino della pensione è accessibile attraverso il servizio online dell’Inps. Si tratta di un documento importante, poiché permette ai pensionati di monitorare l’importo erogato dall’Inps mensilmente e di conoscere i motivi per cui il predetto importo può cambiare. Il pagamento avverrà con valuta 1° luglio. Riguardo, invece, agli importi pensionistici fra 10,01 e 75 euro al mese, tramite la rata del mese di luglio viene viene effettuato il pagamento di tutte le mensilità del secondo semestre 2021 e della tredicesima.

La quattordicesima

Con la rata di luglio è da specificare come l’Inps corrisponderà d’ufficio anche la somma aggiuntiva, ovvero, la quattordicesima. Tale somma è destinata a quasi tre milioni di pensionati che a il prossimo luglio avranno il requisito principale per ottenerla, ovvero, il compimento dei 64 anni di età. Dovranno inoltre trovarsi nello status reddituale previsto dalla legge. Ai diretti interessati sarà comunicato l’importo attribuito, che chiarirà come la prestazione è corrisposta in modalità provvisoria per essere in seguito verificata sulla base dei dati reddituali consolidati.

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