Il parlamento del Nicaragua ha approvato la dissoluzione di quasi 200 organizzazioni non governative. È questa una delle manovre più incisive degli ultimi anni, portata avanti dal leader di ispirazione marxista Daniel Ortega. Il principale esponente del Fronte di liberazione Sandinista ha giustificato la propria decisione politica accusando alcune Ong di non essersi iscritte nel registro degli agenti stranieri.
Secondo alcuni osservatori l’azione di Ortega è stata veicolata in base alla sua volontà di comprimere il dissenso e la presenza straniera nel paese centramericano.
Nicaragua: Daniel Ortega mette al bando centinaia di organizzazioni non governative
Giovedì il parlamento in due sessioni ha bandito circa 200 associazioni non governative. Gran parte di queste erano organizzazioni di matrice politica che supportavano la causa dei partiti che si oppongono ad Ortega. Altre organizzazioni colpite dal governo erano invece attive nei settori artistici, sportivi e culturali.
Daniel Ortega è attivo come politico da meta anni 80’ essendo stato eletto alle presidenziali insieme al fratello Humberto. Nel corso dei suoi primi anni al potere è diventato parte attiva della scena politica centramericana, intelaiando stretti rapporti con alcuni partner europei. Nel 2006 è stato nuovamente eletto con il 38% dei voti battendo il rivale liberale Eduardo Montealegre.