Israele, mea culpa di Netayahu: “Non siamo riusciti a ridurre le vittime civili”

Il premier Israeliano alla CBS ammette le difficoltà dell'operazione di Gaza

A quasi due giorni di distanza dall’assalto delle Idf all’Ospedale di Al-Shifa, il più grande di Gaza City e di tutta l’intera Striscia, arrivano le parole del primo ministro Benjamin Netanyahu che ammettono le difficoltà delle forze armate di Tel Aviv nel ridurre le vittime civili.”L’esercito sta facendo tutto il possibile per ridurre le vittime civili, ma finora non abbiamo avuto successo”, ha detto il premier israeliano alla CBS.

Le parole arrivano nel momento più delicato in cui si trova Gaza City che da diverse settimane è teatro di battaglia tra i membri di Hamas e i soldati dell’esercito israeliano. Minimizzare i danni sarebbe l’obiettivo che si è posto l’esercito, ma finora i numeri sono piuttosto chiari e parlano di più di 11mila morti civili palestinesi, di cui 4.506 bambini e 3.027 donne. I dati non vengono aggiornati da una settimana esatta a causa del collasso dei sistemi di comunicazione dovuti al lancio delle bombe israeliane contro le infrastrutture critiche.

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Netanyahu ha detto che lo scopo dell’operazione di terra contro Gaza rimane distruggere Hamas e che negli ultimi giorni l’esercito israeliano ha lanciato volantini per spingere i civili a lasciare la porzione nord della Striscia per procedere verso sud, al di là del corso d’acqua Wadi Gaza: queste operazioni si stanno rivelando complicate e continuano a essere ritenute illegittime dalle autorità internazionali e dalle organizzazioni umanitarie che lavorano nei territori dell’enclave palestinese.

“L’altra cosa che posso dire è che cercheremo di finire quel lavoro con vittime civili minime. Questo è quello che stiamo cercando di fare. Ma sfortunatamente, non abbiamo successo”, ha detto il premier. A una domanda della rete americana sul futuro della Striscia, Netanyahu ha risposto negando che ci sarà una rioccupazione israeliana e una soluzione diplomatica, andando in questo modo in contrasto con la visione del segretario di Stato Anthony Blinken che ha detto che la Striscia dovrà essere amministrata dai palestinesi, e ha sottolineato che Israele cercherà di prevenire il “riemergere del terrorismo”.

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