Il Pakistan vive momenti ad alta tensione dopo lo scoppio di una crisi politica a partire dalle accuse del premier Imra Khan di essere vittima di una cospirazione. Lo scorso fine settimana Khan aveva tentato di convocare il parlamento senza ottenere successo, essendo stata la sua mossa dichiarata illegale dalla Corte suprema di Islamabad.
La crisi pakistana si staglia in un momento delicato del paese asiatico che fino a questo momento ha vissuto una stabilità economica degna di nota. Tuttavia, i recenti tumulti politici con protagonista l’attuale premier hanno rotto gli equilibri e portato a giornate di lunghe discussioni tra i partiti. Tali consultazioni hanno portato a loro volta prima ad un rinvio della mozione sfiducia e poi ad una sfiducia vera e propria.
Pakistan: l’ex pm Imra Khan lamenta tentativo di colpo di stato
“Combatterò fino all’ultimo colpo“, ha detto l’ex star del cricket diventato politico. Khan aveva detto nel suo discorso alla nazione di pensare solo alla sovranità del suo paese: “Non ho mai voluto essere schiavo di nessun paese. Quando sono salito al potere ho deciso che avremmo avuto una politica estera indipendente”.
Il sospetto di essere stato vittima di un coup d’etat statunitense è venuto una volta che è stata resa nota la chiamata tra l’ambasciatore pakistano negli Stati Uniti, Asad Majeed Khan e un funzionario Usa. I due avrebbero confessato che da parte americana sarebbe conveniente che venga estromesso il governo guidato dall’ex giocatore di cricket.
Perché gli Usa avrebbero l’interesse di estromettere Khan
La questione è legata a triplo filo con la guerra in Ucraina. Perché il Pakistan assieme alla Cina è probabilmente l’alleato più forte della Federazione Russa. Il blocco atlantico non ha digerito bene l’intesa. Soprattutto dopo che Islamabad ha concluso accordi per la costruzione di una pipeline che trasporterà gas naturale liquefatto dalla città portuale di Karachi al nord del Pakistan.
