“I fondi per l’Ucraina stanno finendo”: l’allarme del Pentagono

Il Dipartimento della Difesa avverte il Congresso che stanno finendo le scorte destinate all'Ucraina

Lunedì il Pentagono ha inviato una lettera ai leader repubblicani e democratici del Congresso secondo la quale agli Stati Uniti rimangono soltanto 5,2 miliardi di dollari da destinare all’Ucraina, fondi che sono sufficienti a malapena per coprire sei mesi di guerra. Lo ha riportato il Wall Street Journal in un articolo nel quale si evidenziano tutte le difficoltà con cui l’amministrazione Joe Biden sta facendo i conti.

Qualcosa nel fronte interno degli Stati Uniti si è rotto, soprattutto a seguito dell’approvazione della legge-tampone da parte del Congresso che ha evitato lo shutdown (il blocco del bilancio federale) tramite un accordo lampo tra repubblicani e democratici raggiunto il 1° ottobre. Accordo che ha validità, secondo quanto dice la legge statunitense, fino a metà novembre per permettere al Congresso di avere tempo per approvare le leggi finanziarie di cui il governo ha bisogno.

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Tale accordo, raggiunto in extremis grazie alla mediazione dello speaker Kevin McCarty, esclude infatti la voce di nuovi aiuti militari all’Ucraina come avevano preannunciato diversi deputati repubblicani, già insorti contro l’amministrazione per la poca opacità nell’approvazione dei finanziamenti; e impedisce di realizzare quello che Biden ha promesso a lungo a Zelensky, ossia l’invio di nuove armi in un momento cruciale del conflitto contro la Russia dove l’Ucraina tenta di sfondare le linee difensive avversarie senza riuscirci. Dagli Stati Uniti emerge con chiarezza che il processo di invio di armi ed equipaggiamenti militari d’ora in poi sarà più difficoltoso rispetto a qualche mese fa.

Il sottosegretario alla Difesa e principale responsabile del bilancio del Pentagono Michael McCord ha detto che il Dipartimento sta finendo i fondi necessari per sostituire le armi e le attrezzature destinate all’Ucraina. Dei circa 26 miliardi di dollari che il Congresso ha in precedenza autorizzato per sostituire le armi provenienti dalle scorte, sono rimasti soltanto 1,6 miliardi. “Siamo già stati costretti a rallentare il rifornimento delle nostre forze per proteggerci da un futuro finanziario incerto“, ha scritto McCord nella lettera destinata al Congresso. “L’incapacità di rifornire i nostri servizi militari su base tempestiva potrebbe danneggiare la prontezza dei nostri militari“.

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Secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda, il Ministero degli esteri ucraino ha commentato la vicenda affermando che l’attuale situazione finanziaria che gli Stati Uniti stanno vivendo non modificherà in alcun modo il loro supporto all’Ucraina.

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