Attacco a ospedale di Gaza: Israele e Hamas si accusano a vicenda. Annullato l’incontro di Biden in Giordania

Hamas e Israele si accusano a vicenda sulla paternità dell'attacco che ha provocato più di 500 vittime

Martedì alle ore 21.23 di Gaza l’ospedale gestito dalla chiesa anglicana ‘alAlhi Arab Hospital’, situato tra i quartieri Shujaiya e Zaitoun, è stato colpito presumibilmente da un razzo provocando almeno 471 vittime, secondo il ministero della Sanità palestinese, e il ferimento di oltre 300 persone. In precedenza, la struttura era usata oltre che dai malati anche dagli sfollati per evitare i massicci bombardamenti israeliani dopo che Israele stessa aveva ordinato agli abitanti della Striscia di evacuare verso Sud. Il portavoce del ministero Ashraf Al-Qudra ha affermato che il numero di morti e vittime potrebbe aumentare nelle prossime ore via via che vengono estratti i corpi dalle macerie. Diversa invece l’opinione delle forze armate israeliane, secondo cui i numeri sono stati gonfiati per addossare la colpa a Tel Aviv.

Al netto di tutto, siamo di fronte a uno degli eventi più drammatici dall’inizio della riacutizzazione delle ostilità tra Hamas e Israele e ad oggi non ha ancora una spiegazione chiara e convincente, malgrado diversi opinionisti e analisti abbiano tentato di spiegare come siano andate le cose. Il coordinatore speciale dell’Onu sul processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha detto che le “circostanze di questa catastrofe e le responsabilità rimangono oscure e dovranno essere indagate“.

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Israele-Hamas: accuse reciproche

Subito dopo l’esplosione, Hananya Naftaly, portavoce del primo ministro israeliano Netanyahu, ha postato sul social X un post nel quale affermava che l’aviazione israeliana aveva colpito “una base terroristica all’interno di un ospedale di Gaza”. Naftaly, tuttavia, poco dopo ha cancellato il post cambiando subito versione dicendo che a colpire l’ospedale battista di Gaza sarebbe stato Hamas. Da lì in poi entrambe le fazioni si sono accusate a vicenda: Israele ha accusato la Jihad Islamica, organizzazione che opera anch’essa nella Striscia, di aver sbagliato a calibrare il lancio del proprio razzo. Le IDF in mattinata sul social X hanno pubblicato diverse immagini e una registrazione di una conversazione tra i militanti di Hamas che confermerebbe la versione israeliana.

Dal canto suo Hamas ha accusato Tel Aviv di aver causato un “orribile massacro” bombardando intenzionalmente l’ospedale battista e basando la propria tesi sul fatto che lo scorso 12 ottobre Israele aveva chiesto a tutti gli ospedali di Gaza di essere evacuati proprio perché potenzialmente ritenuti come obiettivi militari. Questo secondo Hamas è un indizio a favore della colpevolezza di Israele, sul quale concordano anche diversi media americani, tra cui MSNBC, che hanno rimarcato il fatto che a colpire l’ospedale in quel modo sarebbe stato soltanto un razzo in dotazione all’esercito israeliano.

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Ricadute diplomatiche

L’abbattimento dell’ospedale ha provocato ricadute diplomatiche degne di nota. Mahmoud Abbas, il presidente palestinese, e il re di Giordania Abdullah II hanno annullato il loro appuntamento con il presidente Joe Biden in segno di protesta dopo l’esplosione di Gaza. Ma l’indignazione si sta facendo viva in tutto il mondo arabo, con migliaia di persone che sono scese in piazza e hanno preso di mira le ambasciate di diversi paesi europei. Ad esempio, a Beirut, capitale del Libano, migliaia di manifestanti hanno camminato per le strade della città e si sono radunati davanti all’ambasciata francese e americana per protestare contro il modo con cui la comunità internazionale si sta comportando per Gaza.

In Turchia Erdogan ha descritto l’attacco come “l’ultimo esempio di attacco israeliano privo di basilari valori umani”; gli hanno fatto eco sia la Giordania che l’Egitto, due paesi indirettamente protagonisti e potenziali interlocutori del conflitto, che ritengono colpevole Israele “per questi pericolosi sviluppi”, si legge in una nota rilasciata da Amman. Mentre il presidente egiziano Al Sisi ha parlato di violazione del diritto internazionale e “di attacco intenzionale di Israele”.

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