Russia, confermata la morte di Prighozin e degli altri nove passeggeri del jet

Esame del Dna conferma l'identità del capo della Wagner e degli altri passeggeri presenti nel suo jet

Il Comitato investigativo russo ha sciolto le riserve e ha dichiarato in via ufficiale che all’interno del jet precipitato lo scorso mercoledì a pochi km da Mosca, nella regione di Tver, era presente il capo della Wagner Evgenij Prighozin. In totale sul luogo dell’incidente aereo sono stati rinvenuti dieci corpi, tra cui quelli di molti comandanti militari della compagnia militare russa come Dmitry Utkin e Valerij Chekalov, entrambi molto vicini a Prighozin.

Il Comitato investigativo ha analizzato tramite specifici esami molecolari il materiale genetico a disposizione e in base ai risultati ottenuti sono state stabilite tutte le dieci identità, lo riporta la Tass citando un comunicato del Comitato investigativo.

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Malgrado l’identità sia stata certificata, sono ancora in corso le verifiche ufficiali per capire cosa sia accaduto al jet Embraer di proprietà di Prighozin. È in corso, infatti, una indagine penale per esaminare le potenziali violazioni delle norme di sicurezza del veicolo che avrebbero potuto portare all’incidente. Si continua a indagare.

L’elenco completo dell’equipaggio

Oltre ai tre membri di primo piano della Wagner, fonti russe hanno reso noti i nominativi di gli altri uomini vicini a Prighozin: Sergey Propustin, capo della guardie del corpo di Prighozin, Alexander Totmin, vice di Propustin ed ex combattente della Wagner in Sudan, Nicolai Matuseev, ex combattente in Siria, e Yevgeny Makaryan, altro combattente della compagnia. Sul jet erano presenti anche il comandante Alexey Levshin, il copilota Rustam Karimov e l’assistente di volo Kristina Raspopova.

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