Prighozin, rottura definitiva col Cremlino. Putin: “in atto un tradimento”

Prighozin "rompe" con il Cremlino e accusa il ministero della Difesa. Putin: "Traditori"

Situazione in divenire in Russia a poche ore di distanza dalla rottura definitiva tra Yevgeny Prighozin, capo della Wagner PMC, e il ministro della Difesa russo. In particolare ha preso di mira il ministro della difesa Sergej Shoigu e il generale Valerij Gerasimov per aver colpito un campo Wagner. Il ministero russo ha negato con una nota che ci sia stato un attacco contro tali postazioni.

Prighozin nella serata di venerdì sul suo canale Telegram ha ufficializzato la rottura con il Cremlino: “Eravamo pronti a scendere a compromessi con il Ministero della Difesa per consegnare le nostre armi e trovare una soluzione su come continuare a difendere la nostra paese. Ma questi furfanti non si sono calmati“, ha detto il capo della Wagner aggiungendo che il Ministero della Difesa russo ha ingannato la compagnia militare.

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Subito dopo le prime dichiarazioni al veleno da parte di Prighozin, l’FSB (il servizio di sicurezza russo) ha avviato un procedimento penale nei confronti del capo della Wagner accusandolo di aver chiesto una ribellione armata. A San Pietroburgo l’edificio centrale della compagnia è stato circondato dalla Guardia nazionale russa.

Putin: “Interessi personali hanno portato al tradimento del Paese

Uno ‘strappo’ importante a cui ha fatto seguito un ulteriore messaggi-video dello stesso Prighozin. Alle ore 7 (orario di Mosca) ha annunciato di aver mobilitato le sue truppe presso Rostov sul Don, avamposto molto importante e che si trova a pochi km dalla frontiera ucraina. “Abbiamo attraversato il confine di stato in tutti i luoghi e stiamo entrando a Rostov”, ha detto tramite i suoi canali social aggiungendo che i suoi uomini hanno abbattuto un elicottero russo.

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Il presidente russo Vladimir Putin, dopo essere venuto a conoscenza dei fatti, è intervenuto diverse ore dopo tali eventi usando parole pesanti contro i Wagner come “traditori che hanno colpito alle spalle“, malgrado li abbia elogiati per “la liberazione di Artyomovsk e Soledar“. Putin ha riferito che “le ambizioni illimitate e gli interessi personali hanno portato al tradimento del paese e del suo popolo ”. Il capo dello Stato ha fatto anche diversi riferimenti al 1917, agli albori della Rivoluzione d’Ottobre che portò alla dissoluzione della Russia Imperiale.

Difficile in questo momento fare previsioni, sebbene sia possibile che sul campo in Ucraina le forze di Kiev cercheranno di approfittare del clima che si respira a Mosca, di questo momento di sbandamento che potrebbe portare a qualche obiettivo minimo all’interno del quadro della controffensiva.

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